Abbiamo eseguito per alcuni giorni i consueti test per vedere come si comportava il Razer Lancehead Wireles. Vediamo nel dettaglio come si è comportato.
Di seguito i valori/impostazioni con cui testiamo i mouse in testing:
- Risoluzione Desktop e In-Game: 1920x1080 144Hz – FullHD
- Accelerazione/Precisione Puntatore Windows: Disabilitata
- Sen. Windows: 6/11
- Risoluzione DPI: 800
- Mousepad: Tessuto
Ergonomia
Ergonomicamente parlando il nuovo Razer Lancehead in ambo le versioni ha tutte le carte in regola. Design e forma simmetrico, ambidestro e dimensioni/peso adatti alle principali prese (considerando sempre la dimensione della propria mano. I materiali sono validi così come l’assemblaggio. Ben novi tasti Razer Hyperesponse a disposizione con possibilità di piena personalizzazione permettono in unione al collegamento Wireless (in questa versione/caso) la piena fruibilità in ambienti lavorativi e/o ludici. Non abbiamo avuto alcun problema durante un utilizzo desktop o in game.
La tecnologia ATF di Razer, impiegata nel modello Wireless, renderà inoltre il collegamento Wireless su classica frequenza 2.4 GHz stabile e privo di impuntamenti dovuti ad interferenze da altri dispositivi Wireless nelle vicinanze.
Essendo un mouse ambidestro e simmetrico sia mancini che destrorsi potranno utilizzarlo con una presa del tutto naturale e comfortevole.
Non manca la funzione di Stand-By automatico quando non utilizzerete il mouse per diversi minuti (impostabile da 1 a 15 min) sempre per preservare la vita e durata della batteria.
Game
Siamo passati infine alle consuete prove in gioco con Counter Strike: Global Offensive, Battlefield 4, Overwatch e Battlefield 1. La versione Wireless si caratterizza per la presenza di un sensore laser Philips Twin-Eye PLN2034 nostra vecchia conoscenza. Le prestazioni assolute in giochi FPS sono buone ma ad una mano esperta si sente la differenza rispetto ad un sensore ottico quale uno degli ultimi Pixart (PMW3360 e varianti).
Dunque in game la connessione Wireless e il sensore laser del Razer Lancehead Wireless si sono rivelati buoni ma non per i cultori delle prestazioni pure.
La durata della batteria interna in sessioni intense riesce a durare fino ad un giorno e mezzo con effetti e illuminazione Chroma (considerando una media di 6 ore/giorno – prove effettuate durante il weekend) prima di dover essere ricaricato. Ricarica che impiegherà circa 3 ore. Possiamo affermare prestazioni buone anche lato durata.
Infine lato Gaming ma anche produttività il Razer Lancehead Wireless si caratterizza per la presenza finalmente di un sistema con memoria On-Board ibrida al Razer Synapse 3.
Ciò ci permetterà di conservare fino a 4 Profili nella memoria On-Board del Razer Lancehead e di avere ulteriori personalizzazioni Cloud tramite il Razer Synapse. Era da tempo che i Gamers chiedevano a Razer di tornare sui propri passi. Sembra che questa volta Razer abbia accolto parte dei loro/nostri desideri.
Ultimo aspetto che vorrei trattare riguarda il cavo di ricarica/dati. Abbiamo già visto che il Razer Lancehead in questa versione è Wireless dunque senza fili e che il cavo Micro-USB incluso serve principalmente a ricaricare il mouse. In teoria ma anche in pratica potremo utilizzare il cavo per rendere il modello Wireless in cablato ma a mio avviso non è assolutamente una scelta saggia in quanto potrebbe danneggiare in modo irreparabile sia la batteria che il ciclo di ricarica al pari dei Notebook o Smartphone seppur molti sostengono l’esatto contrario. Non voglio scendere nei dettagli e dunque vi lascio come suggerimento di considerare eventualmente e direttamente la versione TE cablata.